In questo piccolo mondo perfetto il padrone “regnava” dal suo castello e provvedeva come un padre a tutti i bisogni dei dipendenti: dentro e fuori la fabbrica e “dalla culla alla tomba”, anticipando le tutele dello Stato stesso. Nel Villaggio potevano abitare solo coloro che lavoravano nell’opificio, e la vita di tutti i singoli e della comunità intera “ruotava attorno alla fabbrica stessa”, ai suoi ritmi e alle sue esigenze.
L’Unesco ha accolto Crespi d’Adda nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto in quanto “Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa”.
Criteri soddisfatti:
– Crespi d’Adda offre esempio eminente di un complesso architettonico che illustra un periodo significativo della storia umana.
– Crespi d’Adda costituisce esempio eminente di insediamento umano rappresentativo di una cultura, specialmente se divenuto vulnerabile per l’impatto di cambiamenti irreversibili.
Era Parecchio che con Marco dicevamo che si doveva venire a visitare questo Villaggio storico sorto nell’800 ai bordi del Fiume Adda.
La storia di questo Villaggio è affascinante e in un certo senso utopistico.
Un villaggio perfetto del lavoro perfetto.
Purtroppo anche lui ha dovuto soccombere al passare dei tempi.
In una stupenda Mattinata di fine Inverno, quando le prima gemme iniziavano a far vedere i primi segni del risveglio primaverile, abbiamo deciso di Passeggiare tra le vie spiate da numerosi fotografi, questo villaggio ancora abitato.
Italia
La Fabbrica, non sembra assolutamente una fabbrica abbandonata.
Il nostro dubbio che sia ancora in parte in funzione.
Viali puliti, cartelli a posto, vetri sani e assenza di ruggine…..insomma tutto sembra tranne che una fabbrica abbandonata.
Le Case del villaggio sono bellissime villette con Giardini curati e tranquilli.
Ultimo passo della visita è il Cimitero del Villaggio Crespi.
Cimitero in parte nuovo e in parte d’epoca, bellissimo ( per quanto possa essere bellissimo un cimitero ).
Tombe secolari all’ombra del Mausoleo del Sciur Crespi.