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Progetto a Napoli

Giovedì è partito un progetto interessante presso l’istituto Siani di Napoli.

La Prof. Loredana Avolio (biologia e chimica) ripropone un progetto a costo zero (per la scuola) che si basa sulla realizzazione e l’avvio di un acquario “med” con relativo studio della parte chimica e biologica che riguarda ciclo dell’azoto, mantenimento ed alimentazione degli organismi marini, studio di fito e zooplancton, ecc….

E’ iniziato con la consegna della vasca e dei reattori di fito e zooplancton e continuerà con l’allestimento della vasca, la pesca ed il recupero degli organismi, ecc.

Se interessa, posso documentare qui tutte le fasi del progetto.

Intanto vorrei ringraziare le aziende sponsor del progetto ed in particolare:
LGMAquari per la fornitura di attrezzatura tecnica,
100acquari per la fornitura della vasca,
Falegnameria Actua Legno di Patrizio Vacca per la fornitura del supporto,
Mondo Acquario per la fornitura di lampada e tests,
RossMont per la fornitura delle pompe di movimento.

Un ringraziamento particolare a @Marco Di Natale e Mirko Mutalipassi per la fornitura di fitoplancton, daphnia, rotiferi ed artemia.

Manutenzione delle pompe di schiumazione e di ricircolo dei reattori di calcio By Geppy Apuleo

Le pompe utilizzate in acquariofilia hanno avuto, in fondo, ben poche evoluzioni. Inizialmente c’era un alberino in acciaio, tenuto in sede da gommini abbastanza rigidi, su cui girava il magnetorotore. Questi alberini, nel tempo, sono diventati in ceramica (o anche altri materiali come il titanio, ma la maggior parte sono in ceramica). Negli ultimi anni c’è stata una grande diffusione di pompe che montano magnetorotori con alberino integrato che scorre su boccole in ceramica tenute in sede da gommini elastici. Questo tipo di pompe, salvo magnetorotori difettosi (sbilanciati) o boccole difettose (con troppa tolleranza e può capitare) sono molto silenziose in quanto le vibrazioni sono molto ridotte rispetto al passato. C’è un “però”: le tolleranze ammesse per ottenere vibrazioni quasi nulle, devono essere bassissime. Questo significa che in alcune situazioni possono manifestarsi dei problemi che causano surriscaldamento, rumorosità, mancate partenze, bloccaggio.
Le situazioni in cui possono nascere problemi sono sostanzialmente tre: presenza di aria nel vano del magnetorotore (pompe di schiumazione), precipitazioni di Ca e/o carbonati o grande presenza di questi elementi nell’acqua (pompe di reattori), sporcizia (mancata manutenzione delle pompe di risalita e/o di movimento).
Nel primo e secondo caso si accumula calcio e/o carbonato tra la boccola in ceramica e l’alberino; questo fa aumentare l’attrito con conseguente surriscaldamento, fino al blocco dell’alberino nella boccola. Nel caso di magneti in ferrite, di solito, a questo punto avviene il blocco; nel caso di magneti in neodimio (molto più potenti), spesso la boccola si “salda” all’alberino, continuando la rotazione nel gommino che si consuma rapidamente. Poi avviene il blocco.
Una manutenzione periodica delle pompe può prevenire il fenomeno, mentre è fondamentale che si osservino alcune regole e si faccia attenzione ad alcuni “segnali”.
La cosa principale è fare manutenzione alle pompe ogni volta che c’è una precipitazione di calcio e/o carbonati. Se si usano integratori tipo A+B, controllare periodicamente le pompe, così come se si usa un reattore non perfettamente tarato. Usare sale con contenuto di calcio elevato ci obbliga a controlli più frequenti, ma anche se usiamo acqua di rubinetto per sciogliere il sale.
Il mio consiglio è di non farsi prendere dalla pigrizia, specie quando ancora non si conoscono a fondo vasca ed attrezzature o fino a quando la vasca non è stabile. Effettuare controlli più frequenti ci mette al riparo da sorprese che possono anche arrivare a farci perdere la vasca. Stare attenti a segnali banali come surriscaldamento (basta poggiare una mano sulla pompa), aumento delle vibrazioni, riduzione delle prestazioni, può farci prevenire il problema.
La manutenzione è semplice: immergere le estremità dell’alberino in una soluzione di acqua ed acido cloridrico (blanda) o aceto puro per qualche minuto; se la boccola è bloccata sull’alberino, usare una soluzione più concentrata fino al distacco e sostituire gommini e boccole. Evitare, se possibile, l’immersione totale nell’acido perché questo potrebbe intaccare il rivestimento del magnete. Se ci sono incrostazioni di calcare all’intero della sede cilindrica del magnetorotore, riempire questa parte di aceto o una soluzione blanda di acqua ed acido cloridrico.
Evitare soluzioni troppo concentrate di acido cloridrico (muriatico) e non respirarne i vapori che sono pericolosi per le vie respiratorie.
Un altro consiglio è di effettuare manutenzione a tutte le pompe un paio di settimane prima delle vacanze: il caldo, di solito, è causa di problemi maggiori ma bisogna darsi un minimo di tempo, prima di assentarsi da casa, per verificare che le pompe funzionino perfettamente.

Nozioni di base per la taratura dei reattori di calcio by Geppy Apuleo

Le attuali vasche marine sono generalmente popolate anche con coralli duri ed in particolare SPS.
Gli SPS crescono molto velocemente (in acquario più che in natura) consumando molto calcio; per questo motivo la maggior parte delle vasche attuali viene equipaggiata di reattori di calcio.
Il reattore di calcio, in se, è un oggetto piuttosto semplice nel principio di funzionamento mentre risulta di difficile taratura per la maggior parte di chi gli si “avvicina”.
Per questo motivo ho pensato si sarebbe reso utile un articoletto che ne facilitasse la conoscenza e la taratura, con parole molto semplici, anche con termini non sempre appropriati e qualche omissione, ma veramente alla portata di tutti.

Perchè uno schiumatoio può smettere di lavorare By Geppy Apuleo

Ricevo molte richieste di aiuto per schiumatoi che non schiumano più bene o addirittura smettono di farlo.
Leggo inoltre, sui forums, strane interpretazioni sul perché questo accade e, spesso, vengono dati consigli che non risolvono il problema.
I motivi possono essere molteplici e con questo breve articolo cercherò di fare una panoramica dei problemi e delle soluzioni da adottare.
Una premessa: in Italia c’è una forte tendenza (per me decisamente errata) al sovradimensionamento degli schiumatoi. Da una parte ne comprendo i motivi e cioè che, in passato ed ancora oggi per alcuni prodotti, si è esagerato nel dichiarare le prestazioni degli schiumatoi; oppure c’è il piacere di acquistare un oggetto “più gratificante” (come quando si acquista un’auto di prestazioni elevate anche se poi non le sfruttiamo) o, ancora, perché pensiamo che uno schiumatoio molto sovradimensionato possa compensare eventuali nostri errori di gestione.

Taratura di uno schiumatoio “doppia pompa” By Geppy Apuleo

C’è un solo metodo, standard, per tarare correttamente uno schiumatoio a doppia pompa (una o più pompe di schiumazione e pompa di alimentazione).
Il sistema è semplice se si eseguono le operazioni indicate di seguito, rispettando la sequenza con cui vengono descritte ed è riferito alla maggior parte dei prodotti in commercio.